Jack Kornfield – Ecco perché mangiare una mela può cambiare radicalmente il tuo modo di percepire la realtà

mangare una mela

La psicologia buddhista è convinta che la guarigione avvenga quando impariamo a spostarci dalla sfera dei concetti al mondo delle esperienze dirette. I nostri concetti intellettuali, le idee che abbiamo sulle cose, sulla gente, sugli oggetti o i sentimenti sono statici e immutabili, mentre la realtà dell’esperienza è un fiume che cambia di continuo. Ai nomi delle cose si affianca la percezione diretta a mostrarcene la natura effimera e misteriosa. Quando portiamo l’attenzione alla percezione diretta dell’esperienza diventiamo più vivi e più liberi.

Tenendo in mano una mela la chiamiamo con il suo nome: mela. Anche se specifichiamo che è una renetta o una golden o una annurca, quella rimane sostanzialmente una mela. Mela è il nome, il concetto. Il concetto non cambia da un giorno all’altro: una mela a pranzo è una mela, e anche tagliata si tratta ancora di pezzetti di mela.

Nella realtà dell’esperienza, però, non c’è alcuna mela solida. La vista di una mela è in realtà uno schema visivo sottilmente mutevole: colori di rosa e rosso cremisi, rosso chiaro, giallo oro, sfumature luminose che si trasformano di continuo al variare della luce o se spostiamo leggermente la testa. Quando prendiamo in mano la mela, la sua buccia liscia su una consistenza dura, profumata, fresca e cerosa cambia di attimo in attimo. Addentandola ne sentiamo il profumo che si spande, la croccantezza della polpa, il sapore complesso che ci si dispiega in bocca, fresco e delicato, e via via la mela scompare trasformandosi in acqua e dolcezza nel nostro corpo. Il concetto di « mela » è statico, è un oggetto del pensiero, mentre direttamente vedere, reggere in mano, mangiare una mela sono una successione di minuscoli continui cambiamenti di colore, forme e percezioni che non restano mai uguali neanche per un momento. È così per tutto quanto: a un livello si trova il mondo solido e apparentemente fisso dei concetti, a un altro, quello della realtà immediata, si trova un flusso di mille percezioni sensoriali che compaiono e scompaiono attimo dopo attimo. Nella percezione diretta non c’è una mela concreta né nessuno di concreto che la percepisca.

Pubblicità (registrati per non vederla più)

Da Jack Kornfield, il Cuore Saggio, Corbaccio, 2014.

Per approfondire:

psicologia buddhista

vedere direttamente

mangiare

Jack Kornfield – Frasi, libri, biografia e testi in italiano

Meditazione Vipassana

Il cuore saggio. Una guida agli insegnamenti universali della psicologia buddhista

Il cuore saggio. Una guida agli insegnamenti universali della psicologia buddhista
Publisher:
N. pagine: 468
In noi c'è un'illimitata capacità di provare amore, gioia, comunione con la vita e felicità. "Il cuore saggio" è una guida alla psicologia buddhista che spiega come risvegliare tale capacità. Concetti e pratiche vengono illustrati da esperienze realmente accadute che ci aiutano a capire come affrontare con saggezza, ricorrendo al nostro stesso coraggio e alla nostra serenità interiore, i conflitti, lo stress, la sofferenza e le diverse situazioni che la vita ci impone. La pratica…
Paolo Subioli

Adoro questo libro, che offre una panoramica molto affascinante della psicologia buddhista, sulla base della lunga e ricca esperienza di pratica dell’autore.

[La foto è di Gabriel S. Delgado C., Venezuela]

You need to login or register to bookmark/favorite this content.

Pubblicità (registrati per non vederla più)