Corrado Pensa – Dukkha, Anicca e Anattā sono i tre segni dell’esistenza

dukkha anicca anatta
Se siamo praticanti di consapevolezza e del Dharma, sappiamo quanto sia frequente essere considerati strani a causa dell’interesse e dell’impegno che portiamo a questa attività: stare seduti immobili a coltivare l’impulso, il nudo intento di tornare e ritornare al mistero della consapevolezza. Sappiamo che la relativa pace mentale che da ciò deriva è solo un prodotto collaterale e non certo lo scopo della pratica, che è piuttosto la visione profonda o vipassanā. Occorre il lavoro di sati e di mettā per passare da una visione oscurata dall’ignoranza, avijjā, a una visione resa chiara dalla consapevolezza. La chiara visione di che cosa? La fondamentale risposta classica è: chiara visione d

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