Meditare con lo smartphone

Lo smartphone è sempre più diffuso tra la popolazione, specie sotto forma di iPhone e di Android, tanto che gli esperti ritengono possa diventare molto presto il principale mezzo di accesso ad internet. Tra chi pratica la meditazione, gente in genere poco avvezza al consumismo, è meno diffuso, ma io penso ancora per poco. Chi lo usa già, potrà trovare molte risorse utili per la meditazione, tra cui questi due bei programmi (gratuiti) di cui vi voglio parlare.

Il primo dei due software si chiama Insight Meditation Timer.  Io lo uso tutti i giorni e trovo che sia davvero fatto bene. Lo si può trovare partendo da questo sito, per iPhone, Android e iPad.

La funzione principale è quella di timer, che consente di fissare un tempo di durata della meditazione ed essere avvertiti quando è concluso.

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La cosa bella è che si possono regolare anche molte opzioni, come: il tipo di campana, l’intervallo di attesa iniziale, il numero di rintocchi, eventuali rintocchi intermedi, ecc., ed ogni configurazione può essere salvata.

Ma è molto interessante anche la funzione “Insight Connnect”, che consente di connettersi con la comunità degli utilizzatori del programma, e sapere quanti altri stanno meditando nello stesso momento, dove sono nel mondo e anche chi sono. Poi ci si può mettere in contatto via Facebook (e questa è la pagina).

L’altro programma si chiama Mindfulness Bell, cioè “campana di consapevolezza”. Ce ne sono due versioni, di autori diversi: una per Android ed una per iPhone.

Le funzioni nelle due piattaforme sono del tutto simili.

Il concetto è semplice: il programma fa suonare ogni tanto una campana, in modo tale che il proprietario del telefono possa fare mente locale e rendersi conto di cosa sta facendo in quel momento, in quale stato si trova la sua mente, così come il corpo.

Ha esattamente la stessa funzione del software per Pc di cui ho già parlato in questo articolo.

Per non trovarsi in imbarazzo in molte situazioni, il volume della campana può essere regolato, fino a zero, e accompagnato da vibrazione.

Gli autori della versione per Android si richiamano espressamente agli insegnamenti del maestro zen Thich Nhat Hanh.

Altri utilizzi

Non è tutto. A parte le molte applicazioni disponibili per i praticanti, uno smartphone è tipicamente utilizzato anche per altri due scopi principali:

  • ascoltare le meditazioni guidate in formato mp3, come ad esempio quelle disponibili in questo sito;
  • leggere gli insegnamenti dei maestri (“Dharma”), portandoseli dentro il telefono.
[La foto iniziale è di Incase]

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Paolo Subioli

Insegno meditazione e tramite il mio blog Zen in the City propongo un’interpretazione originale delle pratiche di consapevolezza legata agli stili di vita contemporanei.

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2 risposte

  1. Marcello Vivacqua ha detto:

    Che fine ha fatto l’app “Zen in the city”? Sul Play Store non riesco più a trovarla.

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