Anatta, il triplo salto del Buddhismo sul non-sé toglie posto al libero arbitrio

triplo salto
«Nella sua negazione di ogni reale e permanente Anima o Sé, il buddhismo si erge solitario». «Nella storia del pensiero umano il buddhismo è unico nel negare l'esistenza di qualcosa come l'Anima, il Sé o l'Atman». «Non c'è alcuna persona o anima», «Il Buddha ha insegnato che la nostra credenza in un sé indipen dente è la causa alla radice di ogni sofferenza». «Nel buddhismo delle origini l'impermanenza e la sofferenza implicano la non-esistenza del sé come entità permanente». Queste citazioni, raccolte in "L'atman e la sua negazione" di A. Wynne, sono tratte da autori di primissimo piano: rispettivamente i monaci-studiosi Malakasera e Walpola

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