
La vulnerabilità è vita, secondo Krishnamurti, perché consente di vedere la verità nella falsità, sperimentandola direttamente.
Riesci a vedere la necessità di essere aperta e vulnerabile? Se non ne vedi la verità, allora costruirai di nuovo surrettiziamente delle mura intorno a te. Vedere la verità nella falsità è l’inizio della saggezza; riconoscere il falso come falso è la comprensione più alta. Devi riuscire a vedere chiaramente che ciò che hai continuato a fare in tutti questi anni può solo condurti a ulteriori lotte e sofferenze: una tale consapevolezza farà terminare finalmente questa attività; e per farlo devi sperimentare ora la verità, e la sperimentazione non è una pura accettazione verbale.
Non puoi riaprirti volontariamente: l’azione della volontà non può renderti vulnerabile, poiché il desiderio stesso di essere vulnerabile crea resistenza e solamente con la comprensione del falso come falso ci sarà la libertà dal falso. Devi osservare in maniera attenta e passiva le tue reazioni e risposte abituali; devi semplicemente esserne consapevole, senza resistervi; osservale senza fare nulla, cosi come guarderesti un bimbo, senza il piacere o il rifiuto dell’identificazione. L’osservazione passiva attenta e vigile è libertà dalla difesa, dalla chiusura delle porte. La vulnerabilità è vita, ritirarsi dalla vita è morire.
Da: Krishnamurti, “Liberarsi dai condizionamenti“, Mondadori, 2006.
Per approfondire:
Krishnamurti – Frasi, libri, biografia e testi selezionati
Liberarsi dai condizionamenti

Nota: i cambi di paragrafo, non presenti nel testo originale, sono stati introdotti arbitrariamente per una migliore leggibilità online.
[Foto: Andi Jetaime]
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