
In sintesi – In questo primo incontro dell’anno il Sangha di Zen in the City è invitato a praticare il “ricominciare da capo”. Prima con una meditazione tratta da Sharon Salzberg, che consente di apprezzare la dimensione del ricominciare ogni volta che si torna al momento presente dopo una distrazione. Successivamente, con la condivisione di propositi per l’anno nuovo basati su suggestioni tratte da Thich Nhat Hanh.
Lettura di riferimento
Thich Nhat Hanh – Ricominciare da capo
L’arrivo del nuovo anno è una grande opportunità per ricominciare da capo. Questo perchè molte persone guardano al nuovo anno, all’anno che verrà, con speranza. “Il prossimo anno farò meglio”, promettiamo a noi stessi. Abbiamo ancora tre giorni prima che questo anno finisca e prima che il nuovo anno abbia inizio, potremmo praticare la meditazione seduta e la meditazione camminare in modo da poter vedere come possiamo ricominciare da capo, come possiamo prepararci. Così che il nuovo anno sarà migliore di questo. Tre giorni sono molti. Prima che il nuovo anno abbia inizio, possiamo già aver rinnovato tutto. Ovviamente abbiamo commesso degli errori. Ovviamente non siamo stati molto abili. Ovviamente ci siamo inflitti molta sofferenza. Ovviamente abbiamo fatto soffrire le persone intorno a noi. Ma questo non ci impedisce di poter ricominciare da capo e far si che nel prossimo anno le cose vadano meglio, o anche nel prossimo immediato momento. Dovremmo guardare alla nostra sofferenza in un modo che renda la sofferenza una cosa positiva. Sicuramente abbiamo commesso molti errori. Siamo stati poco abili. Siamo tutti così, facciamo sempre qualche errore. Siamo spessi poco abili. ma questo non ci impedisce di migliorare, di ricominciare da capo, di trasformarci. Il Buddha disse che se non si ha sofferto, non c’è modo di imparare. Se il Buddha è arrivato al completo risveglio, è solo perchè ha sofferto molto.
La sofferenza è stata il sentiero che lo ha aiutato ad arrivare al completo risveglio, alla piena compassione, alla piena comprensione. Se vuoi andare nella direzione del Buddha, hai bisogno della tua sofferenza. Perchè se non sai cosa significa la sofferenza, non avrai modo di raggiungere il Buddha. Devi andare verso il Buddha con tutta la tua sofferenza. La sofferenza è il sentiero. Grazie alla sofferenza puoi vedere il sentiero del risveglio, il sentiero della compassione, il sentiero dell’amore.
Tradotto da: Dharma Talk given on December 28, 1997 in Plum Village, France.
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