In sintesi – In questo incontro del Sangha di Zen in the City abbiamo affrontato il tema dell’interdipendenza, uno degli insegnamenti più originali di Gotama il Buddha, non mutuato da alcuna altra tradizione spirituale e culturale. È noto anche come originazione interdipendente, coproduzione condizionata, condizionalità, origine condizionata, interessere (termine coniato da Thich Nhat Hanh). Denota il modo in cui tutto nell’universo dipende da tutto il resto. Tutte le cose esistono nel modo in cui esistono perché tutto il resto esiste nel modo in cui è. Le cose sono come sono, perché le altre cose sono come sono. Modifica un’entità e tutte le entità vengono modificate.
Il principio è ben sintetizzato da questo passaggio del Paṭicca Samuppāda Sutta:
“Quando questo esiste, quello è. Dal sorgere di questo, deriva il sorgere di quello. Quando questo non c’è, quello non c’è. Dalla cessazione di questo, deriva la cessazione di quello”.
Letture di riferimento
1
Thich Nhat Han – Interdipendenza: per capire cosa vuol dire serve la rete di Indra
Esercizio
Meditazione guidata sull’interdipendenza
Inspirando, espirando senti l’aria che ti riempie i polmoni.
Mentre inspiri ed espiri sentendo l’aria riempirti i polmoni, onorali per averti permesso di respirare.
Ora pensa agli alberi e alle piante e a tutti i processi che rendono possibile la respirazione, riconoscendo la tua totale dipendenza da loro per essere qui in questo momento.
Inspirando, espirando – sii consapevole del tuo respiro, consapevole che stai inspirando all’unisono con tutti gli esseri e gli elementi che portano la vita.
Ora dì a te stesso/a: ad ogni respiro mi rendo conto che l’aria che ricevo nei miei polmoni è stata condivisa da alberi e fiori, da api e cinghiali, da lupi e delfini.
Ora rimaniamo seduti insieme in questa consapevolezza.
Ora sii consapevole del tuo respiro, senti che ti riempie i polmoni nota il movimento ondulatorio del tuo respiro.
Sii consapevole di come ti è stata donata la tua stessa vita: dalle stelle che compongono gli elementi stessi del tuo corpo, dagli oceani, che vivono nel tuo sangue, la vita che ti è stata donata dal suolo, dal vento e dalla luce.
Ora siediti dolcemente in questa consapevolezza.
Inspirando, espirando.
Senti l’aria entrare nei tuoi polmoni.
Ora dì a te stesso/a Provo così gratitudine per tutte le cause e le condizioni che mi permettono di respirare e di condividere il respiro con tutti gli esseri viventi, proprio in questo momento.
Ora, mentre concentri la tua attenzione sul tuo respiro, aprendo il tuo cuore, dì grazie alle stelle, al mare, al vento e alla luce. Per ogni inspirazione ed espirazione.
Ora inspira, espira.
Senti l’aria che passa attraverso il tuo naso oltre le tue labbra, senti che ti riempie i polmoni.
Porta alla tua consapevolezza come la tua stessa vita ti è stata donata, da tutti i tuoi antenati.
Riconosci che stai respirando nella stessa aria, che tutti i tuoi antenati – sia umani che non umani – attraverso il lignaggio del tempo condividono ciascuno lo stesso respiro, il loro primo e il loro ultimo respiro.
Ora con ogni respiro dì a te stesso/a, “Sto respirando il primo e l’ultimo respiro dei miei nonni, dei miei bisnonni, anche indietro di 100 generazioni, La stessa aria che riempiva i loro polmoni ora sta riempiendo i miei. Mi hanno regalato il loro primo e il loro ultimo respiro. Mi siedo in quella consapevolezza”.
Ora con ogni respiro sii consapevole della Terra.
Stai respirando la stessa aria di tutti i nostri maestri indietro nel tempo, anche del Buddha stesso.
Inspirando ed espirando, il primo e ultimo respiro del Buddha. Ad ogni inspirazione ed espirazione il Buddha respira attraverso di te.
Ora – In questo momento immobile, mentre il tuo respiro inspira ed espira, senti il mondo intero respirare con te, che respiri come uno.
Senti quella connessione infinita che sostiene la tua esistenza. Siediti in quella consapevolezza.
Ora apri lentamente gli occhi…
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