In questa meditazione sperimenteremo un tipo di relazione che può instaurarsi tra la consapevolezza del respiro e le formazioni mentali. Le formazioni mentali, secondo la psicologia buddhista, sono le diverse modalità che può assumere la mente quando si creano determinate condizioni. Esse comprendono i nostri stati d’animo, i sentimenti, i pensieri i desideri, eccetera.
In meditazione possiamo osservare il sorgere di determinate formazioni mentali, quelle che scaturiscono nel qui e ora. Potremmo ad esempio veder emergere la noia, la stanchezza, la gioia, l’attenzione, la tranquillità. L’insorgere di determinati pensieri rivolti al passato o al futuro potrebbe causare sentimenti come ansia, paura, odio, compassione, eccetera.
Spesso si manifestano diverse formazioni mentali insieme, anche tra loro contrastanti, che cercano di prevalere sulle altre.
Se ci concentriamo sulla respirazione, possiamo concepire questo ritmico inspirare ed espirare come una musica. È quella che il maestro zen Thich Nhat Hanh chiama la Musica della Respirazione Consapevole.
Immaginiamoci che questo movimento della respirazione sia come suonare il violino. È un movimento fluido, nel quale inspirazione ed espirazione si fondono in un movimento ritmico e continuo.
Ora, mentre seguiamo la musica della respirazione consapevole, torniamo a osservare quali formazioni mentali sono presenti: sentimenti, stati d’animo, pensieri ricorrenti, ricordi, preoccupazioni.
Invitiamo queste formazioni mentali a partecipare a questa musica, portiamole dentro questo ritmo e lasciamo che colorino la danza della vita che si sta svolgendo in questo momento.
Nel frattempo possiamo accompagnare il ritmo respiratorio con delle frasi tipo:
dentro / fuori
sono arrivato / sono a casa
momento presente / momento meraviglioso
sempre osservando la danza delle formazioni mentali,
e sorridiamo loro.