
Essere liberi non significa solo spezzare le proprie catene. Significa vivere rispettando e valorizzando la libertà degli altri.
La maggior gloria nella vita non è non cadere mai, ma rialzarsi ogni volta che si cade.
Le persone imparano a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l’amore, per il cuore umano, è più naturale dell’odio.
Quello che conta nella vita non è il semplice fatto che abbiamo vissuto. È il modo in cui abbiamo fatto la differenza nella vita degli altri a determinare il significato della vita che conduciamo.
L’istruzione è l’arma più potente per cambiare il mondo.
Nessuno nasce odiando qualcun altro per il colore della pelle, il suo ambiente sociale o la sua religione.
Note biografiche
Nelson Mandela è stato il primo presidente a essere eletto dopo la fine dell’apartheid in Sudafrica e premio Nobel per la pace nel 1993, insieme al suo predecessore Frederik Willem de Klerk. Fu a lungo uno dei leader del movimento anti-apartheid ed ebbe un ruolo determinante nella caduta di tale regime, pur passando in carcere gran parte degli anni della lotta contro il segregazionismo. Fu protagonista, insieme al presidente bianco Frederik Willem de Klerk, dell’abolizione dell’apartheid all’inizio degli anni Novanta.
All’età di ventitré anni, quando insieme al cugino Justice fu messo di fronte all’obbligo di doversi sposare con una ragazza scelta dal capo della propria tribù, piuttosto che mancare di rispetto alla sua tribù e alla famiglia con il rifiuto, scelse la libertà, fuggendo verso la città di Johannesburg.
Da giovane studente di legge, Mandela fu coinvolto nell’opposizione al minoritario regime sudafricano, che negava i diritti politici, sociali, civili alla maggioranza nera sudafricana. Nel 1942 si unì all’African National Congress. Nel 1961 divenne il comandante dell’ala armata Umkhonto we Sizwe dell’ANC (“Lancia della nazione”, o MK), della quale fu co-fondatore. Nell’agosto del 1962 fu arrestato dalla polizia sudafricana, in seguito a informazioni fornite dalla CIA, e nel 1964 fu condannato all’ergastolo. Per tutti i successivi 26 anni, Mandela fu sempre maggiormente coinvolto nell’opposizione all’apartheid, e lo slogan “Nelson Mandela Libero” divenne l’urlo di tutte le campagne anti-apartheid del Mondo. Rifiutando un’offerta di libertà condizionata in cambio di una rinuncia alla lotta armata (febbraio 1985), Mandela rimase in prigione fino al febbraio del 1990, quando fu liberato su ordine del Presidente sudafricano F. W. de Klerk.
Durante i 26 anni di detenzione, Mandela lesse molti testi – poemi, poesie, liriche, libri – tra cui ebbe una particolare importanza, come lui stesso ha spiegato, una poesia in inglese del poeta Britannico William Ernest Henley, del 1875, dal titolo Invictus, dal latino “invitto”, o “invincibile”.
Mandela fu per tutta la vita un convinto cristiano, di confessione metodista. Dopo i 27 anni di prigionia, quando il 10 maggio 1994 diventò il primo presidente nero del Sudafrica, dopo aver prestato giuramento, concluse il suo breve discorso alla nazione con le parole di un inno evangelico: God bless Africa, “Dio benedica l’Africa”.
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Molto interessante e di aiuto quando c’è anche l’insegnamento del Buddha.
Grazie di cuore tutti abbiamo bisogno di non essere lasciati soli.
Si grazie a voi per le belle letture e citazioni, vi ringrazio .. Je vous en remercie de tout coeur