Meditazione della pipì

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La meditazione della pipì è una pratica dall’alto valore spirituale. Siamo abituati a pensare al gabinetto come a un luogo sporco, deputato alla parte più volgare delle attività che svolgiamo nella nostra vita. Gli stessi escrementi vengono utilizzati nel linguaggio comune per esprimere disgusto e biasimo. Ma quando facciamo la pipì, non solo entriamo pienamente in contatto con il nostro corpo, ma ci esercitiamo nella fondamentale arte di lasciare andare, che è la base per un’autentica liberazione.

  1. Rilassa e apri bene le spalle. Mantieni la schiena eretta. Cura che il corpo sia in equilibrio tra destra e sinistra.
  2. Rilascia tutto. Goditi pienamente l’azione rilassante e liberatoria dell’atto di fare la pipì.
  3. Recita mentalmente questi versi:
    Eccomi, sono qui,
    in pieno contatto col mio corpo.
    Lascio una parte di me stesso/a
    in questo ambiente che mi accoglie.
  4. In alternativa, recita mentalmente:
    Mi rilasso e lascio andare.
    Non c’è niente da trattenere
  5. Considera che anche Gesù, duemila anni fa, faceva lo stesso, e prima di lui il Buddha. La pipì può essere una profonda esperienza spirituale.
  6. Quando hai finito, prenditi ancora un attimo. Richiudi il coperchio del water e, dopo aver tirato l’acqua, sieditici sopra. Chiudi gli occhi, respira e concentrati sul respiro, finché non senti che lo sciacquone si è ricaricato completamente.

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