
Se volete esprimere voi stessi, la vostra vera natura, ci deve essere un modo di esprimersi naturale e appropriato. Persino oscillare a destra e a sinistra quando vi accomodate a sedere in meditazione o quando vi alzate dopo lo zazen è un vostro modo di esprimervi. Non si tratta di una preparazione alla pratica, o di un rilassamento dopo la pratica; è parte della pratica. Perciò non dovremmo compiere questo atto come se fosse di preparazione a qualcos’altro. Ciò dovrebbe valere anche per la vostra vita di tutti i giorni. Cucinare, o decidere un menù, secondo Dogen non è preparazione: è pratica. Cucinare non è solo preparare il cibo per qualcuno o per voi stessi: è esprimere la vostra sincerità. Perciò, quando cucinate dovete esprimere voi stessi nell’attività di cucina Dovete concedervi tempo in abbondanza; dovete lavorarci su senza niente nella mente e senza alcuna aspettativa. Dovete cucinare e basta! Anche quest’atto è espressione della nostra sincerità, parte della nostra pratica Se è necessario sedere in zazen, non è però questa la nostra unica via. Qualsiasi cosa facciamo, deve essere una espressione della medesima, profonda attività. Dobbiamo apprezzare ciò che stiamo facendo. Non esiste niente che sia di preparazione a qualcos’altro.
Da: Shunryu Suzuki-roshi, “Mente zen, mente di principiante“, Astrolabio Ubaldini, 1978.
Nota: nel linguaggio zen zazen è la pratica di meditazione seduta.
Per approfondire:
Shunryu Suzuki – Frasi, libri e testi in italiano
Mente zen, mente di principiante. Conversazioni sulla meditazione e la pratica zen

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