Alan Watts – Dove c’è uno scopo, non ci può essere meditazione

La meditazione seduta non è, come spesso si suppone, un esercizio spirituale, una pratica seguita per un fine ulteriore. Dal punto di vista buddhista, è solo il modo giusto di sedere, e appare del tutto naturale rimanere seduti fintanto che non vi sia altro da fare, e finché non ci colga l’agitazione nervosa. All’irrequieto temperamento occidentale la meditazione seduta può sembrare una penosa disciplina, perché noi ci consideriamo incapaci di sedere “solo per sedere”, senza scrupoli di coscienza, senza sentire che dovremmo fare qualcosa di più importante per giustificare la nostra esistenza. Per ingraziarci questa coscienza inquieta, la meditazione seduta dev’essere perciò considerata come un esercizio, come una disciplina miranti: a uno scopo ulteriore. Proprio a questo punto, invece, essa non è più meditazione (dhyana) nel senso buddista; poiché dove esista uno scopo, dove esista una ricerca e una lotta per dei risultati, non v’è dhyana.

Da: Alan WattsLa via dello zen, Feltrinelli, 2006.

Nota: dhyana è la parola in sanscrito che significa “meditazione” e dalla quale derivano i termini chan in cinese e zen in giapponese. Il termine comparve per la prima volta nelle Upanishad, un insieme di testi religiosi e filosofici che costituisce la base del pensiero religioso indiano. La parola italiana meditazione (così come l’inglese meditation) ha tutt’altra origine e la sua corrispondenza col significato di dhyana è relativamente recente.

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Per approfondire:

meditazione seduta

non ottenimento

Alan Watts – Frasi, libri, biografia e testi in italiano

La via dello zen

La via dello zen
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N. pagine: 256
Da un importante premessa, le difficoltà per un occidentale di comprendere una dottrina orientale, passando per la storia, il significato, i principi fino alle applicazioni, Alan Watts fornisce un resoconto quanto mai competente e essenziale dello zen, senza tralasciare il tentativo di trasmettere il significato più puro della filosofia animando la trattazione con immensa passione (da un commento su Google Books).
Paolo Subioli

“La via dello zen” è uno dei miei libri preferiti. Il grande filosofo e divulgatore Alan Watts ci guida alla scoperta dello zen, rivelandocene aspetti spesso sorprendenti.

[La foto è di Nickolai Kashirin]

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