Thich Nhat Hanh – Meditazione del mandarino

“Bambini, dopo avere sbucciato un mandarino, potete mangiarlo con consapevolezza o distrattamente. Cosa significa mangiare un mandarino con consapevolezza? Mangiando un mandarino, sapete che lo state mangiando. Ne gustate pienamente la fragranza e la dolcezza. Sbucciando il mandarino, sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo alla bocca, sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la dolcezza del mandarino, sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza. Il mandarino che Nandabala mi ha offerto aveva nove spicchi. Li ho messi in bocca uno per uno in consapevolezza e ho sentito quanto sono splendidi e preziosi. Non ho dimenticato il mandarino, e così il mandarino è diventato qualcosa di molto reale. Se il mandarino è reale, anche chi lo mangia è reale. Ecco cosa significa mangiare un mandarino con consapevolezza.

Bambini, cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza? Mangiando un mandarino, non sapete che lo state mangiando. Non ne gustate la fragranza e la dolcezza. Sbucciando il mandarino, non sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo alla bocca, non sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la dolcezza del mandarino, non sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza. Così facendo, non potete apprezzarne la natura splendida e preziosa. Se non siete consapevoli di mangiarlo, il mandarino non è reale. Se il mandarino non è reale, neppure chi lo mangia è reale. Ecco cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza.

Bambini, mangiare il mandarino con presenza mentale significa essere davvero in contatto con ciò che mangiate. La vostra mente non rincorre i pensieri riguardo allo ieri o al domani, ma dimora totalmente nel momento presente. Il mandarino è totalmente presente. Vivere con presenza mentale e consapevolezza vuol dire vivere nel momento presente, con il corpo e la mente che dimorano nel qui e ora”.

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Da: Thich Nhat Hanh, “Vita di Siddharta il Buddha”, Ubaldini editore, 1992

Per approfondire:

come meditare

cibo

Thich Nhat Hanh – L’energia della presenza mentale

Vita di Siddhartha il Buddha. Narrata e ricostruita in base ai testi canonici pali e cinesi

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Il libro presenta in maniera ordinata e scorrevole i racconti contenuti nei canoni pali e cinesi, rendendo la lettura e la scoperta del Buddha, della sua storia e del Dharma. Racchiude centinaia di capitoli (di 3-4 pagine ognuno). Ogni capitolo ha nell'appendice (alla fine del libro) il riferimento ai canoni da cui è stato preso oltre ad un utilissimo riassunto.È possibile leggere un capitolo e riflettere, meditare, su di esso. Quindi è anche un ottimo…
Paolo Subioli

Libro bellissimo, che raccolta la vita del Buddha come un romanzo, facendone trapelare tutti gli insegnamenti, pagina dopo pagina, in modo estremamente comprensibile. Lo consiglio vivamente.

[La foto è di Liz West, Usa]

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