Camminare in città ribaltando le percezioni

Un modo molto interessante di camminare in città è quello di giocare con le proprie percezioni. Quando ci muoviamo la nostra percezione è quella di attraversare uno spazio: c’è un ambiente che sta fermo e noi ci muoviamo al suo interno. E convinti ci crediamo, come a tutte le altre nostre percezioni della realtà “esterna”.
Ma grazie ad un semplice gioco, basato sulla meditazione camminata, è possibile vedere le cose anche diversamente, svelando così l’illusorietà del nostro punto di vista “dualista“, che ci fa sentire sempre e comunque separati e distinti dal resto del mondo.
Il gioco consiste nel ribaltare le percezioni mentre camminiamo, immaginandoci fermi, mentre tutto ciò che ci passa accanto (o a cui passiamo accanto) è in movimento: entra nel nostro spazio percettivo, lo attraversa e poi esce. Gli alberi, le persone, le automobili, i negozi, i segnali stradali, le pubblicità. Se lo facciamo in un parco funziona lo stesso ed è anche più piacevole.
Io sto camminando e percepisco agli estremi del mio campo visivo tutta una serie di oggetti ed esseri che sembrano muoversi da avanti verso dietro, come se stessi osservando il filmato fatto da una telecamera in movimento.
L’esercizio ci mette a contatto con una realtà fondamentale della nostra esistenza: il flusso continuo di sensazioni che attraversa la nostra coscienza. Ogni fenomeno luminoso, sonoro, tattile o olfattivo entra nel nostro campo percettivo, lo attraversa e poi ne esce. Le sensazioni provocano in noi emozioni, anch’esse transitorie. Non c’è nient’altro che questo.
Inoltre, mentre ogni cosa scorre attraverso il nostro campo percettivo, la nostra mente può rimanere ferma, quieta e serena. La quiete della mente è una dimensione molto importante. Ogni volta che la sperimentiamo direttamente, ci rendiamo conto che è sempre presente. È lì a nostra disposizione: dovremmo ricordarcelo, in certi momenti difficili, e questo genere di esercizi ci può aiutare in questo senso.
[Ringraziamenti: a Rohan Gunatillake, autore di Buddhify, una delle più popolari app per la meditazione applicata alla vita moderna, da cui ho tratto questo esercizio]
Per approfondire:
Vuoi ricevere gli aggiornamenti da Zen in the City?
Inserisci il tuo indirizzo per ricevere aggiornamenti (non più di 1 a settimana):
You need to login or register to bookmark/favorite this content.