Corso Affrontare l’Ansia per il Futuro 8

Adattamento profondo

In sintesi – A seguito dell’incontro dedicato alla “Speranza saggia”, questa volta ci siamo concentrati su un tipo particolare di Speranza saggia: l’agenda dell’Adattamento profondo proposta dal prof. Jem Bendell. Bendell parte da un presupposto pessimista, ma forse realistico: l’ipotesi che il collasso sociale causato dai cambiamenti climatici e dalla crisi ecologica sia inevitabile e non troppo lontano. Di fronte all’inevitabilità del collasso, è possibile mettere in campo una strategia di adattamento non solo collettiva, ma anche individuale, basata soprattutto sul cambiamento interiore e la ricerca di connessioni virtuose tra le persone.

Testi di riferimento

Accettare l’impermanenza della civiltà

Il Buddha ha insegnato che tutti i fenomeni sono impermanenti; c’è la nascita, poi c’è la morte. Anche la nostra civiltà è così. Nella storia della Terra, molte civiltà sono finite. Se la nostra civiltà moderna viene distrutta, anche questa segue la legge dell’impermanenza. Se la nostra specie umana continua a vivere nell’ignoranza e nel pozzo senza fondo dell’avidità come oggi, la distruzione di questa civiltà non è molto lontana. Dobbiamo accettare questa verità, proprio come accettiamo la nostra morte. Una volta accettata, non reagiremo più con rabbia, negazione e disperazione. Avremo la pace. Una volta ottenuta la pace, sapremo come vivere in modo che la Terra abbia un futuro; in modo da poterci riunire in uno spirito di fratellanza e sorellanza e applicare la moderna tecnologia a nostra disposizione, per salvare il nostro amato pianeta verde. Altrimenti, moriremo per l’angoscia mentale, prima che la nostra civiltà abbia effettivamente termine”. (Da: Thich Nhat Hanh, “The World We Have: A Buddhist Approach to Peace and Ecology”)

Agenda dell’adattamento profondo

  • Resilienza (resilience), che consiste nel rispondere alla domanda “come manteniamo ciò che vogliamo davvero mantenere?”
  • Rinuncia (relinquishment), che ci interroga su: “che cosa dobbiamo lasciare indietro per non peggiorare le cose?”
  • Ripristino (restoration), che equivale a chiedersi “cosa possiamo recuperare che ci possa aiutare contro le difficoltà e tragedie in arrivo?”
  • Riconciliazione (reconciliation), cioè “con cosa e con chi dovremo fare pace, mentre ci risvegliamo alla mortalità delle nostre specie reciproche?”

3 principi dell’adattamento profondo

  1. Ritorno alla compassione. Cercheremo di tornare alla compassione universale in tutto il nostro lavoro e ci ricorderemo di notare in noi stessi quando la rabbia, la paura, il panico o l’insicurezza possono influenzare i nostri pensieri o comportamenti. È anche importante ricordare di prenderci cura di noi stessi, soprattutto quando l’urgenza della nostra situazione può facilmente portare al burnout.
  2. Ritorno alla curiosità. Riconosciamo di non avere molte risposte su questioni tecniche o politiche specifiche. Il nostro obiettivo è invece quello di fornire uno spazio e un invito a partecipare a un dialogo generativo fondato sulla gentilezza e sulla curiosità.
  3. Ritorno al rispetto. Rispettiamo le situazioni altrui e il modo in cui possono reagire alla nostra allarmante situazione, cercando al contempo di costruire e curare spazi nutrienti per un adattamento profondo.

Poesia

Ryokan Daigu – Dal giorno della mia venuta in questo luogo

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Pratica

Pratica per l’Adattamento Profondo in 7 passi

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