Concentrate l’attenzione sulla vostra resistenza all’impulso di dare, alle preoccupazioni per il futuro, alla sensazione di dare forse troppo, al pensiero di non essere apprezzati «abbastanza», all’idea che finirete col rimetterci, che non ne ricaverete nulla o che non potete permettervelo. Considerate la possibilità che nulla di tutto questo sia vero, ma che si tratti solo di forme d’inerzia, costrizione e cautela basata sulla paura. Questi pensieri e sentimenti rappresentano le superfici ruvide dell’egoismo che fanno attrito rispetto al mondo e spesso procurano a noi e ad altri sofferenza e un senso di estraniamento, isolamento e impoverimento. Levigare queste asperità aiuta a divenire più consapevoli della propria ricchezza interiore. Praticando la generosità consapevole, elargendo e osservandone gli effetti su di noi e sugli altri ci trasformiamo e purifichiamo, scoprendo aspetti inusitati di noi stessi.
Potreste obiettare di non avere sufficiente energia o entusiasmo per privarvi di alcunché, di essere già in ristrettezze o impoveriti. O avere l’impressione di non far altro che dare, dare, dare, il che appare naturale a tutti, non apprezzato e nemmeno notato, oppure di usare l’altruismo come difesa dalla sofferenza e dalla paura o come un modo per assicurarvi che il vostro prossimo vi ama e sente di dipendere da voi. Schemi e rapporti così complessi richiedono attenzione e analisi accurate. Dare irriflessivamente non è mai sano o generoso; è importante comprenderne le motivazioni e riconoscere quando alcune forme di altruismo non hanno origine dalla generosità ma piuttosto da paura e mancanza di fiducia.
Coltivare consapevolmente la generosità non comporta necessariamente spogliarsi di tutto, talvolta neppure di qualcosa. La generosità è soprattutto un dono interiore, una condizione emotiva, la disponibilità a condividere il proprio essere con il mondo intero. È assai importante fidarsi e seguire i propri impulsi ma, nel contempo, bisogna camminare sul filo del rasoio e correre qualche rischio come parte dell’esperimento. Forse dovete dare meno o fidarvi delle vostre intuizioni riguardo alla sensazione di essere sfruttati o a motivi e istinti malsani. Forse sentite la necessità di dare, ma in modo diverso e a persone diverse. Forse, più di tutto e per un certo lasso di tempo, sentite di dover dare a voi stessi. Poi potreste provare a dare ad altri un minimo in più di quanto credete possibile, prendendo atto consapevolmente e abbandonando qualsiasi idea di reciprocità.
Cominciate col dare, non attendete che vi venga chiesto. Osservate cosa accade, a voi in particolare. Potreste notare l’acquisizione di maggior chiarezza su voi stessi e sui vostri rapporti, e anche più energia, anziché meno. Potreste accorgervi che invece di esaurire voi stessi o le vostre risorse contribuite a rigenerarle. Questa è la forza della generosità consapevole e altruista. A livello più profondo non esiste chi dà, nessun dono, nessun destinatario… solo l’universo che si ricompone.