
Come gestire lo stress, specie sul lavoro, è un problema universale. Eckhart Tolle ci propone due alternative: gettarsi nel lavoro godendosi il flusso del momento, o lasciare stare tutto e osservare la propria mente.
Come gestire lo stress
Siete stressati? Siete così indaffarati a raggiungere il futuro che il presente è ridotto a un mezzo per arrivare là? Lo stress non è causato dall’essere «qui» ma dal voler essere «là», o dall’essere nel presente ma voler essere nel futuro. È una spaccatura che vi lacera interiormente. Creare e vivere con una tale spaccatura interiore è folle. Il fatto che tutti gli altri facciano così non lo rende meno folle.
Se vi siete costretti, potete muovervi rapidamente, lavorare rapidamente, o perfino correre, senza proiettarvi nel futuro e senza opporre resistenza al presente. Se vi muovete, lavorate, correte, fatelo totalmente. Godetevi il flusso di energia, l’elevata energia del momento. Ora non siete più stressati, non vi spaccate più in due. Semplicemente vi muovete, correte, lavorate divertendovi.
Oppure potete lasciare stare tutto e sedervi su una panchina al parco. Ma se lo fate, osservate la vostra mente. Potrà dirvi: «Dovresti essere al lavoro. Stai perdendo tempo». Osservate la mente, sorridendoci sopra.
Da: Eckhart Tolle, “Il potere di Adesso: Una guida all’illuminazione spirituale“, My Life, 2013.
Come gestire lo stress causato dall’io
A volte la causa principale del nostro stress siamo noi stessi. O meglio, l’io creato dalla nostra mente. Ecco come Eckhart Tolle descrive la trasformazione interiore che ha sperimentato nel 1977, all’età di 29 anni, dopo un lungo periodo di depressione:
Non potevo più vivere con me stesso. E in ciò è sorta una domanda senza risposta: chi è l’io che non può vivere con il sé? Cos’è l’io? Mi sentivo trascinato nel vuoto! All’epoca non sapevo che ciò che era realmente accaduto era l’io creato dalla mente, con la sua pesantezza, i suoi problemi, che vive tra il passato insoddisfacente e il futuro pauroso, è crollato. Si è dissolto. La mattina dopo mi sono svegliato e tutto era così tranquillo. La pace era lì perché non c’era nessun sé. Solo un senso di presenza o “essere”, solo osservare e guardare. (Da “Why now is bliss“, Telegraph Magazine)
Il potere di adesso. Una guida all’illuminazione spirituale

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