sentire il proprio cuore

Per la serie “fermarsi per un attimo”, c’è una pratica proposta da Pema Chödrön, che ci consente di spiccare un balzo in una nuova dimensione, nella frontiera del “dare un po’ d’amore a se stessi”. Anch’essa è attuabile in qualsiasi momento e consiste in questo:

essere pienamente presenti, sentire in nostro cuore e accogliere il momento successivo con una mente aperta.

Possiamo farlo la mattina, al risveglio, o prima di una conversazione difficile, oppure ogni volta che affiora nel nostro cuore la paura o il disagio. Le occasioni non mancheranno!

Quando il momento ci sembra opportuno, facciamo una breve pausa ed entriamo in contatto con le nostre sensazioni fisiche e mentali, utilizzando come “ponte” il respiro, così com’è. Poi ci connettiamo col nostro cuore, magari posandovi sopra la mano. In questo modo, possiamo dirigere calore e accettazione a qualsiasi cosa ci stia accadendo, proprio in questo istante.

“Potreste aver mal di schiena, lo stomaco in disordine, provare panico, collera, impazienza, calma, gioia: qualsiasi cosa sia, potete permetterle di rimanere, senza etichettarla come buona o cattiva, senza dirvi che dovreste o non dovreste sentirvi in quel modo. Essendovi connessi con ciò che essa è, con amore e accettazione, potete andare avanti con curiosità e coraggio. […] È un modo per sbarazzarci del nostro modo abituale di essere al mondo e spiccare un balzo”, ha scritto Pema Chödrön in “Vivi nella bellezza”.

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Temi di questo esercizio: accettazione | concentrarsi sul corpo | cuore | osservare il corpo |
Autore: Pema Chödrön |
Immagine di copertina: Jim Dine, The Dream in the Mini Bar, 2007