Come meditare la prima volta (e l’ultima)

Come meditare la prima volta è una domanda che interessa non solo i principianti assoluti, ma anche chi può vantare un’esperienza di tanti anni di meditazione. Questa meditazione che vi propongo mira a soddisfare entrambe le esigenze.
Chi prova a meditare per la prima volta, non sa niente di meditazione. Si siede, chiude gli occhi, e segue le istruzioni che ha ricevuto da un insegnante, da un libro, o da una qualche app. Non sa cosa aspettarsi, non sa come reagirà. Sa solo che si sta avventurando in un terreno sconosciuto. Ecco, questo è l’atteggiamento giusto per meditare sempre. È ciò che viene definito come “mente di principiante”, ma è anche un ottimo allenamento per la vita, dove ci auto-coltiviamo quasi sempre delle aspettative che puntualmente vengono deluse.
Ma immaginiamoci invece che sia l’ultima volta. L’ultimissima. Come l’ultima sigaretta fumata dal condannato a morte. Chissà. Ci aspettiamo tutti di campare chi sa quanto, o per lo meno che le cose continuino ad andare come sono sempre andate. Ma la vita ci riserva ogni volta delle sorprese, belle o brutte che siano. Lo ha appena dimostrato la pandemia di Covid. “La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti”, cantava John Lennon. Constatarlo può spingerci a goderci ogni istante come fosse l’ultimo.
Come meditare la prima volta
Quando è la prima volta che si medita, è meglio essere un minimo preparati. Ecco i miei consigli, basati su molti anni di esperienza.
- Individua il luogo giusto per farlo. In realtà può essere un posto qualsiasi, ma siccome non hai alcuna esperienza, meglio scegliere un posto privo di distrazioni, visive e sonore, e tranquillo, dove è più facile rilassarsi e non si rischia di essere interrotti da un momento all’altro.
- Scegli la posizione più adatta al tuo caso. È possibile meditare seduti, in piedi, sdraiati o addirittura camminando, come è scritto nella pagina su come meditare. Ma se è la prima volta ti consigliamo di farlo in posizione seduta, oppure a letto in posizione sdraiata. In questo caso sappi però che ti addormenterai facilmente. Per la posizione seduta, segui il semplice trucco per la postura di tenere le anche al di sopra delle ginocchia.
- Scegli il tempo di durata più adatto al tuo caso e rispettalo. Questo è un aspetto molto importante, perché di darà maggiore agio, privandoti dell’ansia temporale che è tipica della nostra epoca storica. Per iniziare ti consiglio 5 minuti, o anche meno. Meditare non è una performance da conseguire. È esattamente il contrario.
- Usa un timer per tenere il tempo. Ad esempio quello del telefono o il Timer per Meditazione di Zen in the City. In questo modo potrai rimanere nel più assoluto rilassamento, senza neanche la preoccupazione di controllare quanto tempo manca. Il timer ti vuole bene, perché ti darà né più né meno il tempo che tu hai chiesto.
- Scegli un supporto adatto per sederti. Se la tua seduta durerà solo 5 minuti, il supporto non ha molta importanza. Una sedia andrà benissimo. Dai 15 minuti in su, invece, ci vorrà un panchetto o un cuscino. Ma non il cuscino col quale dormi di notte. Non tanto perché la faccia e il culo non devono stare allo stesso posto, ma perché serve un cuscino da meditazione, che sia abbastanza alto e duro.
- Inizia con qualcosa di semplice. Non provare a fare cose tipo la “meditazione trascendentale”, per la quale serve un corso a pagamento. Concentrati sul respiro, senza alcuna aspettativa. Oppure adotta questo bello e semplicissimo esercizio di meditazione ideato dal maestro zen Thich Nhat Hanh.
- Non avere paura dei pensieri. La prima volta che proverai a meditare, ti accorgerai che i pensieri sono sempre in agguato per distrarti e farti passare il tempo senza aver meditato veramente. È normale, fattene una ragione. Ti accorgerai anche che ti verranno in mente pensieri sconvenienti, immorali. Non ti preoccupare, col tempo scoprirai che quei pensieri non sono veramente “tuoi”.
- Datti un programma giornaliero, un tot di minuti ogni giorno. Non c’è bisogno che diventi l’asceta sul picco della montagna, ma se riuscirai a meditare tutti i giorni, feriali e festivi, la tua vita cambierà in meglio. Te lo prometto. Ma deve essere tutti i giorni. Allora meglio 2 minuti al giorno che un’ora quando hai tempo.
- Non crearti delle aspettative. Ho appena detto che la tua vita cambierà in meglio, ma non prendermi alla lettera. Dobbiamo intenderci su cosa significa “meglio”. Non guadagnerai di più, non smetterai di discutere col tuo partner, non sarai una persona migliore. Probabilmente, se ti andrà bene, saprai affrontare con più saggezza le tante sventure che la vita ti proporrà senza che tu le abbia cercate.
- Non procrastinare. Hai deciso che vuoi meditare per la prima volta? Fallo ora, subito. Nella posizione in cui ti trovi adesso. Metti il timer del telefono o vai in questa pagina e stattene in silenzio con il tuo respiro, a contatto con il tuo corpo e con quello che si presenta proprio ora, in questo preciso momento.
E adesso che abbiamo visto meditare la prima volta, passiamo all’altro estremo: quello che accade se sappiamo che questa sarà l’ultima volta che pratichiamo e dopo non ci saranno altre occasioni. Molte volte nella vita ci capitano circostanze del genere. Ad esempio, quando viaggiamo in posti dove è probabile che non torneremo o quando ci congediamo da persone che non prevediamo di rivedere. Prima di passare alla meditazione che vi propongo, vediamo cosa succede in questi casi. Si badi bene che non voglio portarvi sfiga; è soltanto un esercizio, a mio parere molto utile.
Come meditare per l’ultima volta
- Questo è un grande momento nella tua vita, è l’ultima volta che pratichi la meditazione. Vivilo con la solennità che merita, come qualsiasi altro atto della vita, dal bere un bicchiere d’acqua a salire sull’autobus. È come se prendessi parte a una cerimonia importante.
- Goditi fino in fondo ogni istante di questa meditazione, ogni respiro, dall’inizio alla fine, percependo il percorso dell’aria quando entra e poi dell’aria quando esce, e sentendo gli effetti che ha sul corpo. Respirare è una sensazione così piacevole, ora puoi gustarla.
- Non cercare di trattenere nulla, perché è inutile. Questa è l’ultima volta. Non puoi prolungare il tempo, non puoi fermarlo, non puoi sperare che le cose non finiscano. Anzi, fai l’esperimento di suscitare in te tale desiderio e senti le piccole tensioni che provoca nel tuo corpo.
- È il momento di lasciare andare. Ah! Non c’è più nulla da trattenere, non c’è da fare alcuno sforzo, non c’è nulla da dimostrare né da conseguire. Questo è il culmine della libertà e tu ci sei dentro pienamente.
- Ricordati che non è mai troppo tardi per nulla. Puoi ancora scoprire molte cose durante questa meditazione, avere delle intuizioni, riuscire per la prima volta in qualcosa. Non è mai il momento per rinunciare.
- Rifletti sulla preziosità e rarità dell’esistenza umana. La nostra presenza su questa Terra è frutto di un caso che aveva pochissime probabilità di realizzarsi. E anche la tua persona ha avuto origine da una serie di innumerevoli circostanze che hanno consentito a un numero enorme di spermatozoi di raggiungere un certo ovulo e solo a uno di loro di fecondarlo. Questo momento è prezioso come la tua esistenza.
- Ciò che stai vivendo in questo momento e i pensieri che stai generando produrranno degli effetti in futuro che ora non puoi conoscere. È quello che in oriente si chiama “karma” ed è l’insieme degli effetti che hanno le tue azioni, le tue parole e i tuoi stessi pensieri. Stai creando le condizioni per cose che avverranno in futuro. Fai molta attenzione.
- Un tal Gotama, poi detto il Buddha, disse che il passato se n’è già andato, il futuro non è ancora qui e dunque c’è solo un momento in cui vivere, ed è il momento presente. Contempla il tuo stare nel presente come unica dimensione possibile.
- Ricordati la storia zen delle 2 tigri e la fragola. Un uomo, inseguito da una tigre, si lascia penzolare dall’orlo di un precipizio, aggrappandosi a un arbusto, ma sotto c’è un’altra tigre che lo aspetta. Un topo comincia a rosicchiare l’arbusto, e lui, ormai spacciato, nota una bellissima fragola. Tende una mano per coglierla, la mangia, ed è buonissima! Sentiti come l’uomo tra due tigri e goditi quello che hai in questi preciso momento.
- Tra poco suonerà la campana e non potrai farci nulla. La stragrande maggioranza delle cose che ci capitano nella vita non possiamo controllarle. L’unica differenza la fa il nostro atteggiamento. Così è adesso per te.
Meditazione guidata della prima e ultima volta che si fa meditazione
Dopo tutte queste parole, forse inutili, eccoci alla pratica, la meditazione che vi propongo. Potete prendere lo spunto e farvela da soli, oppure adottarla come meditazione guidata. In tal caso, ci sono due opzioni: seguire questo video o scaricare il file audio. Buona pratica!
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Come meditare per l’ultima volta[/ihc-hide-content]
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