
Mano a mano che l’esperienza della consapevolezza nella vita di ogni giorno ti diventa più familiare, ti accorgi che non solo vivere nel presente è possibile, ma è anche piacevole, anche mentre sbrighi faccende quotidiane come lavare i piatti. Ti accorgi che non hai bisogno di fare in fretta a lavare i piatti per poterti dedicare a qualcosa di più importante o più divertente, perché nel momento in cui lavi i piatti quella è la tua vita.
Come abbiamo visto, se vivi solo parzialmente dei momenti della tua vita perché la tua mente è altrove, perdi qualcosa di essenziale. Perciò, prova ad accogliere ogni piatto, tazza o pentola così come viene, consapevole di tutti i movimenti del tuo corpo nel prenderli in mano, insaponarli, strofinarli e risciacquarli; consapevole, nello stesso tempo, dei movimenti del tuo respiro e dei movimenti della tua mente. Puoi adottare questo approccio in tutto quello che fai, da solo o con altri. Visto che lo fai, perché non farlo con tutto te stesso? Quando agisci consapevolmente, il tuo fare emerge da uno spazio interno di non fare. Diventa più significativo e richiede meno sforzo.
Se riesci a essere presente durante le attività abituali della tua vita quotidiana, se sei disposto a ricordarti che quelle attività possono essere esperienze di calma e di attenzione, oltre che compiti che è necessario svolgere, esse non solo ti risulteranno più piacevoli, ma offriranno percezioni illuminanti su di te e sulla tua vita.
Lavare i piatti, pulire la casa
Per esempio, mentre lavi i piatti consapevolmente ti si può presentare in modo molto vivido la realtà dell’impermanenza di tutte le cose. Eccoti qui a lavare i piatti di nuovo. Quante volte hai già lavato i piatti in vita tua? E quante altre volte li laverai ancora in futuro? Che cos’è questa attività che chiamiamo lavare i piatti’? Chi lava i piatti? Esaminando profondamente l’attività di lavare i piatti puoi scoprire tutto il mondo riflesso in essa e puoi imparare molto su te stesso. Se lavi i piatti con tutto il tuo essere, con vivida attenzione e con mente ricettiva, i piatti possono insegnarti qualcosa di importante, possono diventare uno specchio della tua mente.
Non si tratta semplicemente di una riflessione filosofica, del tipo che la vita è un fiume interminabile di piatti da lavare, o qualcosa del genere, dopo di che torni a lavare i piatti meccanicamente come hai sempre fatto. Si tratta invece di lavare i piatti con la totalità di te stesso, presente, vivo, sveglio, consapevole della tendenza a ricadere nella modalità del ‘pilota automatico’, e consapevole magari anche delle tue resistenze, della tendenza a rimandare o del risentimento che provi verso qualcuno che potrebbe aiutarti e non lo fa. E la consapevolezza può portarti anche a decidere di apportare dei cambiamenti alla tua vita. Magari può indurti a far sì che qualcun altro si assuma la sua parte del lavaggio dei piatti!
Prendi le pulizie in casa come un altro esempio. Se devi pulire la casa, perché non farlo consapevolmente?
Molte persone mi dicono che per loro è impossibile vivere nel disordine, che passano il tempo continuamente a pulire, a raccattare, a rimettere a posto e a spolverare. Ma quanta di questa attività è consapevole? Quanto sono attenti al proprio corpo nel pulire? E si chiedono mai quanto pulito è ‘pulito’? Esaminano mai il proprio attaccamento al fatto che la casa si presenti in un certo modo? Si chiedono mai quali benefici ne traggono? O magari gli pesa farlo? E sanno quando è il momento di fermarsi? O che altro potrebbero fare con la stessa energia? O perché si sentono portati ossessivamente a pulire? Incorporando la pulizia della casa nella tua pratica di meditazione, questo compito di routine diventa un’esperienza completamente nuova. E può darsi che di conseguenza ti trovi a farlo diversamente, o di più, o di meno. Se sceglierai di farlo di meno, non sarà perché non ti importa più dell’ordine e della pulizia, ma piuttosto perché avrai esaminato più a fondo te stesso, il tuo rapporto con l’ordine e la pulizia, i tuoi bisogni e le tue priorità. Questo autoesame è semplicemente consapevolezza senza giudizio, è un’attenzione spassionata che penetra attraverso il velo di inconsapevolezza che di solito copre le nostre attività, specialmente quelle più quotidiane.
Da: Jon Kabat-Zinn, Vivere momento per momento, TEA, 2008.
Per approfondire:
Jon Kabat-Zinn – Libri, frasi, biografia e testi in italiano
Mindfulness – Cos’è, come si pratica e quali sono i libri da leggere
Lo stress sembra ormai la nostra condizione abituale di vita: ci toglie le energie e compromette la salute, rendendoci più vulnerabili alle malattie, alla depressione e agli attacchi di panico. Ma combatterlo è possibile grazie alla meditazione terapeutica di cui parla questo libro. Le tecniche su cui si basa affondano le radici nella tradizione buddhista, ma sono applicabili in qualsiasi contesto e orizzonte spirituale; insegnano a servirsi dei punti di forza che tutti noi possediamo per contrastare quei disturbi provocati o collegati allo stress. Il percorso della meditazione insegnato da Kabat-Zinn ci conduce a una profonda autoconsapevolezza che apre la mente a un modo nuovo e più sereno di pensare alla salute e alla malattia, al lavoro e alla vita di relazione. Inoltre la descrizione di numerosi casi, raccolti in dieci anni di lavoro come medico, illustrano concretamente le tecniche. Un’ottima guida per raggiungere un più alto livello di benessere e di salute.
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