Bambino con tre genitori? Sono molti di più!

bambino con 3 genitori

La nascita del bambino con tre genitori scandalizza alcuni ed entusiasma altri. Al di là dei possibili giudizi etici, la notizia è molto importante, perché può aiutarci ad accettare definitivamente una realtà che è propria di noi esseri umani: quella di non avere solo 2 genitori, ma molti.

Nel caso in questione, la persona terzo genitore (una seconda mamma) è intervenuta solo per una piccola quota del DNA, in modo da sostituire quella parte del patrimonio genetico della madre che avrebbe trasmesso al figlio una grave malattia ereditaria. La signora aveva già perso due figli a causa di tale malattia.

La notizia è eccezionale, ma solo da un punto di vista tecnologico, perché a determinare ciò che ciascuno di noi è concorrono da sempre molte persone diverse. I genitori creano solo la condizione più importante: quella di unire le loro cellule per dare vita a una nuova nascita. Poi – a parte dare ai figli tutto l’affetto possibile – è ben poco quello che possono fare per determinare ciò che tali figli diventeranno.

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Immaginate il bambino con tre genitori quando sarà diventato adulto. Penserà probabilmente sempre con amore e riconoscenza alla terza persona che gli ha permesso di vivere. Ma un sentimento analogo lo prova anche chi è stato salvato da un medico in occasione di una malattia o di un incidente grave; chi è stato indirizzato da un maestro nella giusta direzione; chi è stato aiutato da un amico a non cadere nella disperazione in un momento difficile, e così via.

A parte questi casi abbastanza eccezionali, ciascuno di noi deve molto a un gran numero di persone diverse che ha incontrato nel corso della vita. Alcune sono state fondamentali, altre solo utili, altre ancora ci hanno dato il loro piccolo contributo, non sempre necessariamente positivo.

Non c’è separazione tra me e i miei genitori, che ancora continuano ad abbracciarsi in ciascuna dei miliardi di cellule che formano il mio corpo. Ma non c’è separazione neanche tra me e tutti i parenti, gli amici, i compagni di scuola e di lavoro, i maestri, gli insegnanti, gli scrittori, i poeti e i musicisti che hanno contribuito a rendere la mia mente quello che oggi è.

Se a questa consapevolezza riesco ad aggiungere anche quella che in me non c’è nulla da cambiare, perché vado bene così come sono, allora tutta la mia vita può diventare un inno di ringraziamento a tutti i miei numerosi genitori sparsi per il mondo:

Che io possa riconoscervi in ogni cellula del mio corpo,
che io possa essere una vostra degna continuazione.

Per approfondire:

genitori

interdipendenza

 

[La foto è di RODNAE Productions, Stati Uniti]

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Paolo Subioli

Insegno meditazione e tramite il mio blog Zen in the City propongo un’interpretazione originale delle pratiche di consapevolezza legata agli stili di vita contemporanei.

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Una risposta

  1. deltone24 ha detto:

    Grazie per la condivisione.

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