Tutto cambia di continuo: meditiamoci sopra

In questo post è disponibile da scaricare, una meditazione guidata sull’impermanenza, una pratica molto utile per migliorare la propria vita. Cogliere la realtà mutevole e impermamente di tutte le cose è infatti la via maestra per la liberazione dalla sofferenza, perché ci aiuta a non attaccarci a nulla da cui poi dovremo prima o poi separarci, comprese le emozioni. Ma non è un concetto da comprendere intellettualmente, quanto piuttosto da sperimentare direttamente. A cominciare da sé stessi. Il nostro corpo e la nostra mente sono gli oggetti di studio più semplici da avere a disposizione, perché sono sempre con noi.
L’autore di questa meditazione è il maestro zen Thich Nhat Hanh, che con la sua grande intelligenza ci aiuta a scoprire la dimensione dell’impermamenza in un modo molto facile.
Passando in rassegna il proprio corpo, si comincia dai capelli. Per noi uomini specialmente, è molto facile coglierne il carattere impermamente, perché cominciamo a perderli presto, ma il loro imbiancamento è un fenomeno che chiunque può osservare su di sé. Poi si passa agli occhi. Dopo i 40 anni, con l’insorgere della presbiopia, ci si rende benissimo conto di cosa sia, l’impermanenza per gli occhi.
E poi, con l’aiuto della voce che guida, si passa in rassegna tutto il resto del corpo, che non sfugge alla legge dell’impermanenza in nessuna delle sue parti. Anzi, ogni giorno nel nostro copro nascono e muoiono migliaia di cellule.
Dal corpo si può passare facilmente ad una scala più ampia: la mia nazione, il pianeta terra, i sistemi politici che governano il mondo. Non sono forse tutti estremamente mutevoli? Un conto è saperlo in teoria, un altro sperimentarlo. Esserne pienamente consapevoli ci aiuta di sicuro a porci nei loro confronti con un atteggiamento più aperto, equanime e sereno.
Poi sarà più facile, nella vita di tutti i giorni, cogliere il carattere impermanente anche delle emozioni. Le nostre e quelle degli altri. E così via.
Ascolta l’audio della meditazione guidata:
Per approfondire:
Paolo Subioli – L’impermanenza ci fa scoprire il mondo eternamente nuovo
[La foto su tutto cambia è di Kables]
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